giovedì 24 aprile 2025
martedì 22 aprile 2025
domenica 20 aprile 2025
Buona Pasqua e pasquetta... a cura di acraccademia4658.blogspot.com
*BUONA PASQUA di P A C E! e N O A L B U L L I S M O dal CRV-CENTRO RICERCHE VALASSINESI ... con acr il Milanese nel Mondo e SULL' E U R O P A!
25 aprile - Festa della Liberazione.
Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!
Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ DEI POPOLI E ....SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr*
Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo in ltalia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla ...fin dal 1946, con una decisione ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.
Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma e Vercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.
L’insurrezione raggiunge il culmine
(militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo cosa ne pensano.. da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore e filosofo più seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi e pensieri, hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.
Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente.
Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".
Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias ...sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà, per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...*
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.
Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale"... e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor, Augias e altri a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per essi...costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias, poi diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo!
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice ..sempre Augias) ci permise di liberarci con dignità. Poi dopo la liberazione arrivò la libertà e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è nelle parole di Alcide De Gasperi che le pronunciò il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
"Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come ... si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo...
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra Mondiale del 40/45...
Buon 25 Aprile!
* il Milanese-Acr e Crv
sabato 19 aprile 2025
Dazi, Trump contro la Cina: e l'Europa? - L'intervista a Romano Prodi a cura di Formigli e di acr e crv
25 aprile - Festa della Liberazione.
Intervista al professor Luca Baldissara...
Per comprendere meglio l’importanza dell'anniversario della liberazione d’Italia dal nazifascismo, ne parliamo con il prof. Luca Baldissara, docente di Storia contemporanea al Dipartimento di Filosofia e Comunicazione all’Università di Bologna. E con il nostro amico Giornalista e scrittore Corrado Augias!
Intervista alla storia sul 25 Aprile LIBERTÀ DEI POPOLI E ....SUDDITI!
a cura di S. D. M. di Crv e Acr*
Il 25 aprile è una data piena di SIMBOLI... É una festa INTERNAZIONALE, ma vediamo in ltalia, che cosa avvenne esattamente nelle giornate di primavera di 80 anni fa?!
I Partigiani sfilarono per le strade di milano...
Il 25 aprile 1945 a Milano - dove operava il CNL =Comitato di liberazione Alta Italia,
il principale organo di governo clandestino della Resistenza e venne liberata la nostra Patria mentre ancora affluivano in città le formazioni partigiane lombarde. Questa giornata è stata presa come data simbolo della fine della guerra e della nostra liberazione, prima provvedendo a festeggiarla ...fin dal 1946, con una decisione ad hoc del governo, e poi, nel 1949, proclamandola festa nazionale permanente.
Il 25 aprile è in realtà un giorno "spalmato" nell'arco di più giorni: "il 21 viene liberata Bologna, la prima importante città alle spalle della Linea Gotica, il cui controllo è assunto dai partigiani a ridosso dell'arrivo degli Alleati, (...Francia Inghilterra e Stati Uniti). Poi seguono il 22 Modena, il 24 Reggio Emilia, La Spezia, Genova, Asti. Il 25 Milano e Savona. Il 26 Novara, Parma e Vercelli. E via via tutte le città e i paesi del Nord Italia.
L’insurrezione raggiunge il culmine
(militare e politico) della guerra partigiana, per garantire il riscatto dalle viltà del fasci-nazismo nel provocare la guerra e cercare la necessità di rinnovamento nella profondità delle strutture politiche e istituzionali dello stato italiano, umiliato e deriso dal ventennio fascista e dall'epilogo della seconda guerra mondiale 40/45.
Ora sentiamo cosa ne pensano.. da alcuni emeriti antifascisti...
Il Professor Luca Baldissara e il Giornalista, scrittore e filosofo più seguito ed amato da sempre... Corrado Augias ... nei loro recenti saggi e pensieri, hanno sottolineato come in quel giorno i fatti siano stati vissuti in modo assai diverso nelle varie parti d'Italia e di conseguenza la "memoria" sia stata tramandata in modo differente, spieghiamo in quale modo?!
Il 25 aprile, oltre a ricordarlo in un basilare momento simbolico della "Liberazione", si rivela... l’inizio di un percorso ... difficile e lento di ricongiungimento degli italiani, che hanno vissuto differenti realtà e di vita e di guerra.
Il 25 aprile è stata la somma imprecisa di diversi ... 25 aprile di Liberazione: per un terzo del Paese segna la fine della guerra e dell'inimicizia tra italiani (fascisti e antifascisti) e linvasore tedesco (nazisti), per i rimanenti due terzi, scendendo la penisola, il termine di un conflitto ormai distante, offuscato semmai dalle diverse realtà in atto per un difficilissimo presente.
Le memorie non possono che riflettere questa diversificazione del ricordo collettivo, con le fratture che allora hanno suscitato e che non si lasciarono facilmente ricomporre in una memoria pubblica e unitaria del "25 aprile".
Le truppe alleate entrarono a Bologna il 21 aprile 1945! Ha significato un 25 aprile per la storia d'Italia e deve essere fondamentale ricordarlo ogni anno!....
"Non c’è possibilità di salvezza nella neutralità e nell’isolamento", scrive il 28/11/ 1943 Giaime Pintor, motivando la scelta partigiana che lo avrebbe portato alla morte. In queste parole vi è il senso profondo, dell’etica individuale e di una generazione che si oppose al Nazi-fascismo.
Ora ascoltiamo Corrado Augias ...sul 25 Aprile... significa riassumere tutta la questione in una sola realtà, per nulla semplificante: *COSTITUZIONE!* Qualsiasi riflessione ... sia sulla realtà e sia sui fatti storici si concentra ... *sempre su questa Carta che finirà per incarnare la nostra liberazione. "COSTITUZIONE"...*
Oggi, pur in un mondo completamente diverso, dove però la guerra è riemersa drammaticamente come orizzonte di realtà, quelle parole consentono di cogliere quanto di attuale c’è nella scelta di allora, di individuare una "utilità" della conoscenza della storia per l’oggi e per il futuro, di restituire un senso al 25 aprile.
Per quella generazione era la guerra che aveva imposto la "presa di possesso del concreto”, mettendo la società di fronte ai pericoli “che minacciano i presupposti di ogni vita individuale"... e spingendo ad una "corsa verso la politica" destinata secondo Pintor, Augias e altri a riprodursi "ogni volta che la politica cessa di essere ordinaria amministrazione e impegna tutte le forze di una società per salvarla da una grave malattia, per rispondere a un estremo pericolo". Questo, che per essi...costituiva il "senso morale" della mobilitazione collettiva, è, oggi come allora, il valore intimo, essenziale, necessario della scelta di impegnarsi per l'utilità comune riassunta nel 25 aprile...
Parlare di 25 Aprile e di liberazione con Augias, poi diventa un impegno, nella consapevolezza della differenza profonda che c'è... tra liberarsi e... restare liberi. Da questo punto di vista Augias, vede questo passaggio ...dalla Resistenza al varo della Costituzione Italiana ...decisivo!
La Liberazione, certo. "La nostra Resistenza...( dice ..sempre Augias) ci permise di liberarci con dignità. Poi dopo la liberazione arrivò la libertà e la nostra Costituzione che ci permise di ritornare a pieno titolo nel consesso internazionale. La Carta di legittimazione e liberazione per poterci presentare di nuovo davanti al resto del mondo, dopo la fine della Seconda guerra mondiale e del nazifascismo". Quel rientro nel mondo internazionale... a testa alta... è nelle parole di Alcide De Gasperi che le pronunciò il 10 agosto del 1946 alla Conferenza di Pace di Parigi... da presidente del Consiglio dei Ministri...
"Prendo la parola in questo consesso mondiale e sento che tutto, tranne la vostra personale cortesia, è contro di me: è come soprattutto la mia qualifica da ex nemico, che mi fa ritenere un imputato, l'essere arrivato qui dopo che i più influenti di voi hanno già formulato le loro conclusioni in una lunga e faticosa elaborazione"... Cio dimostra.. se ve ne fosse bisogno come ... si deve comportare chi ci rappresenta... davanti al mondo...
(non come ora che il governo vede: la lega filoputiniana che non vuole il riarmo dell'Europa con ottocento miliardi di armi alle nazioni europee e fratelli d'italia filotrampiana che vuole il riarmo europeo di ottocento miliardi di armi alle nazioni europee)!
Dopo 80 anni di pace e senza aver fatto i conti con la storia...sul misero ventennio di dittatura fascista.. culminato con la tragica 2a guerra Mondiale del 40/45...
Buon 25 Aprile!
* il Milanese-Acr e Crv
martedì 15 aprile 2025
Il Manifesto di Ventotene - La crisi dello Stato Nazionale e la Societa dei Franceeisti a cura di rioerepo-4658.blogspot.com
“I dazi hanno già cominciato a fare danni ingenti ancora prima del 2 aprile, quando il presidente degli Stati Uniti Donald Trump li ha firmati, perché hanno causato quell’incertezza che è la prima nemica dello sviluppo economico. Questo è un dato che ci hanno restituito tutte le organizzazioni d’impresa, grande media e piccola, le cooperative, le organizzazioni di agricoltori e anche i sindacati che abbiamo incontrato in questi giorni”. Lo ha detto la Segretaria del Pd Elly Schlein in un’intervista al Sole 24 Ore in cui ha parlato di vari temi, facendo il punto sulla campagna d’ascolto delle imprese e delle parti sociali svolta nei giorni scorsi.
Di qui un appello al governo per fronteggiare l’emergenza: “Lavoriamo insieme ad alcune misure urgenti in favore delle imprese, a cominciare dalla rimodulazione dei fondi inutilizzati di Transizione 5.0 e dal disallineamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas”. Secondo Schlein per un Paese come l’Italia – secondo esportatore in Europa dopo la Germania – che nel 2024 ha esportato 65 miliardi di euro di beni negli Stati Uniti, con un surplus commerciale di 39 miliardi, “occorre sventare a tutti i costi una guerra commerciale che avrebbe effetti catastrofici“.
Il clima di incertezza, intanto sta già facendo danni: “Mi hanno raccontato di merci bloccate nei porti e di commesse che sono sfumate. In pochi giorni nei mercati azionari sono stati bruciati circa 14mila miliardi di dollari e da noi la Borsa ha avuto un crollo paragonabile a quello dell’11 settembre. Segnalo che è vero che c’è stata una sospensione di 90 giorni, ma i dazi al 10% e al 25% su acciaio e auto sono rimasti. Ma soprattutto è rimasto il mega dazio tra Usa e Cina, con la conseguenza che la sovracapacità produttiva cinese rischia di scaricarsi sui mercati europei”.
E allora, spiega la Segretaria dem, “sul livello europeo serve un grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Ue di almeno 800 miliardi, finanziato da debito comune, con l’obiettivo di sostenere le imprese europee nella doppia transizione ecologica e digitale. Se saranno confermati i dazi, poi, serve un Fondo per le imprese e lavoro e la riattivazione dello strumento Sure. Aprire a nuovi mercati, abbattere le barriere interne al mercato unico e semplificare”.
E ancora: “La nostra proposta riguarda anche l’energia: facciamo un disaccoppiamento di fatto del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, o con un tetto al prezzo del gas come in Spagna e Portogallo o con i contratti power purchase agreement. E infine, servono misure di sostegno all’accesso al credito e misure per rilanciare i consumi interni: va affrontata la questione salariare con il rinnovo dei contratti per 5 milioni di lavoratori e il salario minimo“.
Sull’incontro a Washington tra il presidente americano e Giorgia Meloni, Schlein è chiara: “Il problema non è dialogare con Trump, ma farlo a testa alta. L’Europa deve essere unita e compatta e deve essere pronta a colpire dove fa più male, ossia le Big tech americane che sostengono Trump. Bisogna negoziare e farlo con la consapevolezza di essere un mercato di 500 milioni di persone, la seconda potenza commerciale al mondo e la terza in termini di Pil. E anche chiarendo quello che per l’Europa è negoziabile e quello che no. In Usa, per capirci, ci sono regole su Ogm e glifosati ben diverse rispetto all’Europa”
“La premier si è impegnata ad aumentare la spesa militare e a far investire 10 miliardi alle imprese italiane negli Usa quando non ne ha trovato ancora uno per tutelare quelle colpite dai dazi ed evitare delocalizzazioni. In cambio pare abbia ottenuto una visita di Trump in Italia. Per ora – chiosa Schlein – non mi pare un gran bilancio“.
... no al cappello in mano ...
Dal libro di Serena Dandin
" Il catalogo delle DONNE VALOROSE"...
LE DONNE COME LE ROSE METTONO RADICI...
SONO RESISTENTI...
SOPPORTANO LE AVVERSITÀ...
E NONOSTANTE LA MANCANZA DI CURE...
RIFIORISCONO BALDANZOSE A OGNI PRIMAVERA!
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