giovedì 20 marzo 2025

Von der Leyen: "Finito tempo illusioni, riarmiamoci. Putin vicino ostile... a cura di acraccademia.it

[Ursula von der Leyen durante l'annuncio di Rearm Eu] Dunque, cosa prevede il piano? 150 miliardi di euro di debito comune per investimenti comuni nella difesa. Si estende lo stesso meccanismo per gli aiuti europei durante il covid, questa volta in ambito difesa. Lo strumento si chiamerà SAFE (Security Action for Europe). Si sta discutendo in questi giorni se prevederà la clausola "buy european", ovvero l'obbligo di acquistare tecnologia europea, perché questo escluderebbe partner importanti come UK e Norvegia e soprattutto perché c'è un urgente bisogno di capacità che non abbiamo in UE.possibilità di sospendere il patto di stabilità per le spese per la difesa di ciascun paesenuove regole che permettano di usare per la difesa le risorse della Banca europea per gli investimentila possibilità di usare le risorse non spese del bilancio europeo ( fra cui i fondi di coesione) per investimenti in difesa Il piano non è perfetto. Per esempio è importante che ci assicuriamo che le spese per la difesa non tolgano risorse a progetti per lo sviluppo e il lavoro. Per questo serve lavorare per modificare il punto del piano che prevede l'uso dei fondi di coesione per gli investimenti in difesa. Il rischio che venga indebolito il nostro stato sociale è da scongiurare in ogni modo. Condivido con voi le parole di Romano Prodi rispetto alla sua posizione nei confronti del piano di Von der Leyen: "è una tappa per arrivare alla difesa comune. Il riarmo è il primo passo necessario in questa direzione. Se avessimo avuto l'esercito europeo, la Russia non avrebbe attaccato l'Ucraina. Se si fa l'esercito comune, Putin si ferma." Anche gli altri due presidenti del consiglio del PD, Enrico Letta e Paolo Gentiloni, si sono espressi a sostegno del piano von der Leyen. Anche per gli aiuti della pandemia ci eravamo trovati in una situazione simile: all'inizio la proposta di von der Leyen era molto meno ambiziosa e incisiva del piano poi approvato. Bisogna lavorare avendo ben chiaro l'obiettivo finale: un'Europa in grado di proteggere sicurezza e benessere, unita nel farlo.   A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA Questa settimana in Aula discuteremo del ddl sul potenziameto dei controlli sanitari per il Giubileo, voteremo poi mozioni e pdl, tra cui la pdl sulla durata delle operazione di intercettazione e la mozione per la tutela dell'ambiente e della salute. In questi giorni poi il Parlamento Europeo si riunisce a Strasburgo, qui trovi il testo della mozione del gruppo dei Socialisti europei che si voterà nei prossimi giorni sul libro bianco per la difesa europea. Sabato 15 marzo alle ore 15 ci sarà la manifestazione "Una piazza per l'Europa. Tante città, un'unica voce" a Piazza del Popolo a Roma. Perché solo un’Europa più unita, più solida, forte dei suoi princìpi fondativi, convinta che il suo processo federativo debba accelerare, può essere capace di fare fronte al presente e preparare un futuro migliore. Questa è una chiamata all'azione promossa con Pina Picerno, Rafael Glucksmann, Filippo Sensi, Emanuele Parsi e tanti altri. Siamo al centro di una temepesta perfetta: le destre estreme fanno da traino a una visione illiberale, la propaganda e la disinformazione invadono il dibattito pubblico e condizionano le opinioni pubbliche. Occorre invertire la rotta, possiamo e dobbiamo reagire, elaborare risposte concrete alle sfide del presente. Per un'Europa libera, forte, competitiva, giusta e democratica, leggi e firma anche tu.   A lunedì prossimo,    Lia P.S. Se questa newsletter ti è piaciuta, vuoi consigliare a qualcuno di iscriversi, o hai cambiato indirizzo email e hai bisogno di re-iscriverti, ti lascio questo form per iscriversi. P.P.S. Mi piacerebbe conoscerti un po' meglio. Puoi aiutarmi compilando questo breve questionario o schiacciando il bottone qui sotto. CONOSCIAMOCI MEGLIO Mostra testo citato

Le 5 Noci Incredibili Che Migliorano La Tua Salute... Psi 130 anno ... a cura di Acr-CRV

*130 anni di Psi!* *In Italia è in Europa...* a cura di Crv = Centro Ricerche VALASSINESI-CRV La permanente delegittimazione dei socialisti italiani ed Europei... Testimoniata dalla polemica social fra Claudio Martelli e Carlo Calenda riporta in superficie il trentennale riflesso condizionato che i protagonisti della cosiddetta seconda e terza repubblica hanno nei confronti della storia recente e più conclamata del più antico dei partiti italiani ed Europei: il Partito Socialista Italiano. Quel che ci sentiamo di dire in premessa, e senza retorica alcuna, noi ci sentiamo autorizzati dalla nostra Storia personale e collettiva ad affermare quel che andiamo dicendo, è che non permetteremo oltre che si persegua nell’oltraggio in particolare nell’anno nel quale si celebra il 130º della nascita del Partito Socialista Italiano ...ed Europeo. Riccardo Lombardi amava ripetere parlando di noi che *Forse...* Avremo commesso molti errori di cui pentirci, ... scissioni e alleanze... ma nessuno di cui doversi *vergognare”.* Claudio Martelli uno dei leader piu' importanti del socialismo italiano ed Europeo svolge una considerazione paternale nei confronti di Calenda, un uomo di azienda prestato alla politica che aveva dato prova di caparbietà e di serietà nella sua breve “azione” politica, non nascondendo anche doti potenziali di leadership. Claudio, suggeriva bonariamente di non rinchiudersi in una condizione solipsistica, che è la tragica condizione nella quale sono sopravvissute e scomparse molte esperienze della seconda Repubblica. I Partiti crescono nel confronto democratico, nella capacità plurale del coinvolgimento della propria classe dirigente e si rafforzano nella capacità di sintesi del Leader. Quando il Leader si isola o si ritiene infallibile incomincia a sbagliare. Ed é quello che successe anche a Bettino Craxi dopo sedici anni di guida del partito Socualista. Calenda invece di cogliere la sensibilità educativa delle parole di Martelli si è schernito ed ha ricominciato con la stucchevole litania del cedimento etico dei socialisti italiani ed Europei. Avendo servito i Confindustriali per diversi lustri il suo era un pulpito inadatto, di più: si è rivolto a Martelli replicando le stesse accuse che avrebbe potuto fargli un giustizialista incallito meritandosi una risposta magistrale che mette la pietra tombale sopra i rapporti fra questo leaderino di stagione e i socialisti italiani ed Europei. Detto questo resta insopportabile questo continuo riferirsi alla nostra nobile storia insistendo con le incursioni morali... *chi è senza peccato scagli la prima pietra*! Nessun leader politico che calca le scene da un trentennio può salire su un trespolo moralistico; nessuno. Sono forze politiche sostenute dal sistema finanziario, da stati stranieri, stressando il sistema economico pubblico. Sono tutti finiti sotto inchiesta e a nulla vale il fatto che siano riusciti a scampare alla legge aggirandola utilizzando fondazioni, sapendo occultare sapientemente le plusvalenze nelle operazioni economiche di Stato, finanziando non più la democrazia e i partiti ma le singole persone riducendo la politica ad un oligarchia riservata ai “migliori” ed a partiti ultra personali come dimostra la recente vicenda della crisi dei *cinquestelle*; al confronto quelli della Prima Repubblica erano i “ragazzi della via Paal”.. Noialtri siamo stati estromessi dalla lotta politica, abbiamo dato un contributo formidabile a questo stato di cose, con le nostre divisioni e le nostre indecisioni, tuttavia sarebbe sbagliato non ritenere che la nostra *anchilosi e il senso della nostra impotenza* sia riferibile anche a questo intollerabile pregiudizio politico dal quale siamo circondati. Ora tuttavia sia chiaro che la risposta nei confronti di chi infanga e calpesta la nostra Storia avrà sempre una risposta Politica secca da parte di tutta la Comunità Socialista italiana ed Europea, ovunque i suoi componenti siano collocati, e qualsiasi sia il nostro punto di vista sull’attuale situazione politica. Noi non consentiremo più questo dileggio nei confronti della nostra Storia da parte di nessuno. Abbiamo dato a questo paese e all'Europa un contributo formidabile per le sue libertà e per la dignità delle donne e degli uomini. Ridurre la nostra Storia ad una caricatura non é più consentito a nessuno. Ed é questo lo spirito con cui festeggeremo il nostro 130º anniversario della nascita del PSI. Clubfturati.blogspot.com

mercoledì 26 febbraio 2025

Meloni: «Pace solo con le garanzie di sicurezza per l'Ucraina»

Merz ha vinto le elezioni in Germania: «Grazie per la fiducia alla Cdu, adesso tocca a me, Subito a Parigi e Varsavia» di M. G. (che ringraziamo...) Fatica a gestire l’ira, pilota il suo aereo. Prime prove: la Difesa e il Fisco ...legli tutto l'articolo DALLA CORRISPONDENTE di BERLINO - «Grazie per la fiducia alla Cdu, e a me personalmente. Ora spetta a noi», dice Friedrich Merz. Non è passata neppure mezz’ora dagli exit poll, quando si concede l’uscita sul palco. Dice che «ha grande rispetto» per il mandato che ha ricevuto e che sa quant’è grande il compito che lo attende. Promette che si metterà al lavoro da subito, «perché il mondo là fuori non aspetta». Prima però — e mentre parla, esce un po’ il suo accento dell’Ovest renano — «Rambo-Zambo», prima si festeggia.            Tutti i dati e i risultati sulle elezioni federali in Germania PUBBLICITÀ Un percorso interrotto Questa è la sua rinascita a 69 anni, mentre si riprende la vita e la carriera dove l’aveva lasciata nei primi anni Duemila, quando era il delfino di Schäuble, e il giovane più promettente della Cdu. Ma quella Cdu ha rischiato di finire come la Democrazia Cristiana, travolta dallo scandalo dei fondi neri che defenestrò Helmut Kohl, e se invece è passata indenne da quello scandalo, lo deve in gran parte a una sconosciuta che venne dall’Est, e che riuscì a pilotarli fuori dalla crisi esistenziale: Angela Merkel. Per Merz, il costo personale da pagare fu altissimo. La deviazione dalla strada prefissata, la fine delle aspirazioni, e perfino — dopo aver perso i confronti interni con Angela Merkel, che semplicemente poi lo mise da parte — l’addio alla politica. Al Merz trionfante di oggi, una dote va riconosciuta. L’incredibile tenacia, la capacità di ricominciare in un’età in cui gli altri vanno in pensione, la voglia di non arrendersi. Solo un cancelliere è entrato in carica più anziano, Konrad Adenauer, che di anni ne aveva 72, tre più di Merz. Ed è anche il cancelliere a cui per le idee Merz più somiglia. Certo, non a tutti piace. Anzi, mai nessun cancelliere è entrato in carica con un gradimento così basso. I simpatizzanti e gli antipatizzanti più o meno si equivalgono, e pure con questo modesto risultato Merz è più gradito, secondo Politbarometer, di Scholz o Habeck. Non riesce a conquistare i cuori. Davanti all’arena di Oberhausen, dove ha tenuto il comizio conclusivo della Cdu, un cartellone tenuto da due ragazze diceva: «Herz statt Merz», (più cuore, meno Merz): gli rinfacciano poco calore umano. Non convince le donne, né i giovani. In questa campagna si sono ricordati i passi falsi del passato, quando si oppose a definire reato lo stupro nel matrimonio (disse poi che c’era già il reato di stupro, e tanto bastava) o quando negli anni Novanta fu in un certo senso la versione tedesca dello yuppismo. Un celebre brano rap dei Beginner, diventato l’inno non ufficiale della città di Amburgo, nel 2004 lo descrive così: «Invece che essere antipatici, giovani e dinamici come Friedrich Merz, da noi tutto è chill, cool e relax».  La seconda vita Però Merz è cambiato. E non solo perché quando ha lasciato la politica nel 2009, per diventare un avvocato d’affari, presidente tedesco di BlackRock (il maggiore fondo gestito al mondo) e membro di numerosi Cda (inclusa Commerzbank), è diventato multimilionario con tanto di aereo privato che pilota da solo. Lui dice che ha imparato a governare l’ira, a controllare il carattere, a gestire la pressione che sono da innumerevoli racconti i suoi punti deboli. Due anni fa, pronto a lanciare la candidatura, il rivale interno Hendrik Wüst, 50 anni, lo sfidò inaspettatamente pubblicando un manifesto merkeliano sui giornali «La via della Cdu è al centro». Ebbe una tale crisi di nervi — scrisse lo Spiegel —, ripetendo «stavolta mollo tutto, stavolta è troppo», che dalla Cdu dovettero chiamare la moglie Charlotte perché provasse lei a calmarlo. Però resistette e si impose lui. Ha spostato il partito verso destra, elaborando un programma di base che sconfessa il merkelismo, impone quella tedesca come Leitkultur (cultura dominante), promette da ben prima della mozione votata con l’AfD di contenere l’immigrazione. È molto preparato, capace di ascoltare — abbassa il lunghissimo corpo verso l’interlocutore prestando attenzione. Socialmente è conservatore, così come è un conservatore sul fisco ma molto aperto al capitalismo Usa, e profondamente europeista: le tre lezioni che gli ha lasciato Wolfgang Schäuble. Come ha scritto Joseph de Weck (Grand Continent), «se ci è voluto un anticomunista viscerale come Richard Nixon per aprire alla Cina e un socialdemocratico come Gerhard Schröder per ridurre lo Stato sociale tedesco, forse anche un conservatore come Friedrich Merz potrebbe permettere alla Germania un passo avanti nell’integrazione fiscale europea».  Il mondo nuovo Ripete spesso, lo fece anche incontrando Enrico Letta alla Hertie School di Berlino, che «senza alcun dubbio ci sarà una nuova crisi finanziaria, quel che non si sa è quando». Incredibilmente, per un uomo che si è preparato ad affrontare quest’ultima, invece, la crisi dell’Europa arriva dalla sicurezza, mentre sembrano sfaldarsi le garanzie americane e profilarsi la necessità di difendere il fianco Est dalla Russia. Prima di diventare cancelliere, ha rotto il tabù tedesco, aprendo al nucleare francese a tutela di tutta la Ue. Ieri sera, al dibattito tv con gli altri candidati, ha tracciato la linea: «Per me la priorità assoluta sarà raggiungere l’indipendenza dagli Stati Uniti». E ha annunciato, come già si sapeva, che le prime visite le farà a Parigi e a Varsavia, le capitali del triangolo di Weimar. Pensa soprattutto a loro per concordare la politica estera. Per quei destini paralleli che tornano a incrociare la sua vita con quella di Angela Merkel, se lei dovette salvare l’Europa dell’euro, a lui potrebbe toccare di difendere quella della sovranità territoriale. E dovrà frenare la marea AfD perché, come disse nel suo ultimo incontro con i deputati Cdu Wolfgang Schäuble, se non riusciremo a farlo noi, «che Dio sia misericordioso con questo Paese». Nessuno ha in sorte quello a cui si prepara, tanto meno l’ha avuto Friedrich Merz. Ma ha aspettato troppo a lungo questo giorno per non godersi il momento della rivincita. a cura di Centro Ricerche VALASSINESI-CRV

martedì 11 febbraio 2025

La testimonianza di Nedo Fiano, sopravvissuto ai campi di concentramento a cura di Centro Ricerche Valassinesi ...



La COSTITUZIONE ITALIANA! Crv-Centro Ricerche Valassinesi Oscar No al bullismo... Acraccademia.it *Il valore dell'ACR-CRV-AICS-Acli-Auser e Uisp con i nostri oltre 36 anni di attivita* Gentile volontaria/o, socia /o, simpatizzante, lettrice e lettore. Sono 36 anni che operiamo a Torino, Milano, Civenna-Bellagio, Asso, Valassina, Sanremo, Roma, in Europa e sono circa parecchie migliaia le persone che si sono associate all’Acr-CRV Onlus di fatto( durante questi 36 anni). Ogni anno le persone che ci frequentano si trovano di fronte ad una serie di corsi ma anche ad una proposta, seria e credibile, di attività culturali, quali le lezioni giornalistiche, le conferenze, incontri e seminari, le presentazioni di giornali e di libri, gli incontri con potenziali Associazioni ed Istituzioni che dopo un certo percorso sottoscriveranno con noi un “Protocollo d’intesa”, dei concerti di giovani e dei cori(es:Happy Chorus e altri), le visite guidate, i viaggi tematici, la grande e bellissima Premiazione con le SCUOLE dell’Oscar “NO AL BULLISMO” (che ripetiamo da 36 anni.. prima si chiamava Premio di Poesia POPOLARE...). Questo è la cifra del valore dell’Crv/Acr – una Onlus di fatto, stare con gente che la pensa come noi, in altre parole persone in carne ed ossa che vogliono condividere il proprio tempo disponibile aprendo la propria mente, utilizzando i propri spazi temporali con la curiosità delle persone che intendono imparare leggendo ed operando con e per la gente ”sempre”. Questa è l’Acr-Crv(- con la collaborazione di : Aics-Acli, Arci e Auser) che festeggia al raggiungimento del Trentaseiesimo anno di attività. Siamo grati al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ci ha regalato medaglie e coppe “ al merito ” per il nostro apporto sociale e culturale con il riconoscimento ai Poeti e agli Artisti in erba delle scuole e degli Asili (Nido e Scuole Materne) tramite il Presidente della Libertas di Milano Tommaso SAMBATARO, al Presidente del SENATO, La Russa e al Presidente della Camera dei DEPUTATI, FONTANA l'Attuale... che hanno voluto esprimere il loro apprezzamento per *l’Oscar NO AL BULLISMO e Si alla pace con la sua Giuria Presieduta da DON GINO ROGOLDI e da Carmela ROZZA; ai Sindaci di Torino, Milano, Bellagio, Asso, Roma e Sanremo che hanno permesso la nostra attività, aiutandoci con una Sede e partecipando con l’Unicef, Aics, Acli, Arci, Auser e Telefono Azzurro, alle attività sul territorio; al Presidente della Regione Lombardia, FONTANA, al Presidente della Regione Lazio, al Presidente della Regione Piemonte e al Presidente della Regione Liguria, BUCCI, che saranno sempre presenti (..anche se solo simbolicamente) alla nostra premiazione dell’OSCAR contro il BULLISMO. Altresì siamo grati allo Staff di Acr-Crv e Aics, Auser, Acli... che sarà presente la giornata della premiazione e sempre con i nostri ospiti, POETI, ARTISTI e le varie Associazione di volontariato, che otterranno un DIPLOMA con la giusta motivazione culturale e artistica, al nostro Premio annuale, OSCAR INTERNAZIONALE “NO AL BULLISMO” 2025/2026. Sarà un onore ospitarli e ascoltare le loro poesie, vedere i disegni, le loro opere: quadri, sculture e leggere i loro libri . www.acraccademia.it http://www.acraccademia.it/STAFF.html Questa è il Crv e l’Acr. Una realtà culturale che rende questa ns Italia e l’EUROPA, più vivibili e le proiettano verso un mondo di conoscenze sempre più necessarie. Ecco perché Vi chiediamo di associarVi, di acquisire la tessera annuale indipendentemente dalla frequenza ai corsi e della lettura dei ns notiziari. Se volete potete farlo anche on-line: EccoVi l’offerta della quota associativa! La quota associativa annuale, offerta, consente la partecipazione a tutte le attività dall’Università Popolare-Manuale, culturale e ricreativa, che si svolgono dal 1° Gennaio al 31 Dicembre e comprende, oltre a tanti servizi e vantaggi anche una copertura assicurativa contro gli infortuni. Le tessere dell’AICS-CRV ACRACCADEMIA.IT! Quota associativa di offerta annuale, valida dal 1°Gennio al 31 Dicembre dell’anno, € 15,00.annuale. Quota associativa socio familiare (con frequenza corsi) € 10,00. Quota associativa (..a partire dai 15/18 anni) per i corsi € 5,00. Club del trentacinquennale (validità a vita) al quale può aderire in maniera esclusiva versando la quota da € 20,00. Club del trentennale (validità 3 anni) € 10,00. Vi aspettiamo in sede, on-line e alle ns attività , per conoscerci meglio. Centro Ricerche Valassinesi. ( in regalo una copia della Costituzione Italiana! ... mai qualcosa o qualcuno si dedichi agli ultimi... se non per aiutarli,?..essi non capirebbero e potrebbero persino offendersi! Mentre invece cerchiamo di insegnare a chi sta bene, a conservare la salute a chi ha fame aiutiamoli a procurarsi il cibo... col lavoro dignitoso, a chi ha sete, a dissetarsi e a chi non conosce la ns Costituzione a conoscerla ed applicarla!* 
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Vincitrice e Vincitore dell' Oscar internazionale "No al bullismo, alla guerra, alla violenza a Donne, Bambini e diversamente abili e Si alla salvaguardia della Pace e dell'Ambiente". Ricambiamo gli auguri ... Breve saluto. Come state care lettrici e cari lettori? Auguri a tutti! B. na attività con ACR e Crv b. 36a edizione di Crv e ACRAccademia.it Carissimi/a/o scienziati/a/o, tutto si puo' fare, basta rispettare le leggi, oltre ai diritti ci sono i doveri. 
P.S. 
Partecipate al News Oscar "No Al bullismo e si all'Ambiente" Invia una poesia... Libri o altre opere...vedi come... per info: 3402707829/3394523017/3474917193. acr-onlusdifatto@libero.it ...Acraccademia.it EccoVi una delle tante Poesie... Per noi e per voi... ...per lettrici e lettori.. Inviate nel 2025!I .

 Rubrica : "L'isola della Gioia e dell'amicizia" Continua a leggere i ns libri... A cura di acraccademia.it Continua a leggere .. ( Canzone di POESIA del Scivenes... io canto... io ti amo e ti voglio bene amore mio vero e... da Favola... c'era una volta un bianco castello fatato, il grande mago l'aveva stregato x NOI...)! 
A cura dell'Associazione culturale ricreativa e del Centro Ricerche Valassinesi con acraccademia.it ... e l'Oscar Internazionale *No al bullismo e alla Guerra, No alla violenza sulle donne e i bambini... Si, alla salvaguardia Ambientale e alla PACE!* Museo Virtuale di Acr=Associazione a
Culturale RICREATIVA; e di Crv=Centro Ricerche VALASSINESI-CRV.

Fondazione Don Gino Rigoldi!

Grazie 😂 infinita... di Comunità Nuova...
Ciaooo, dal bar pasticceria di don Gino Rigoldi ex Cappellano del Carcere Minorile di Milano che si chiama Beccaria *si chiama *il Paradiso!* e fa parte della Fondazione di Don Gino Rigoldi, che noi di *Acr e Crv (la mia Associazione di volontariato)* aiuta i ragazzi che sbagliano e che commettono crimini da minorenni ... *noi cerchiamo di insegnare loro che devono guadagnarsi da vivere lavorando onestamente e gli troviamo un posto di lavoro per aiutarli* oppure gli insegniamo un mestiere per non farli ricadere, una volta scontata la pena... nel mondo del Crimine e della Droga! 
*Ecco in quale paradiso mi trovo!*.

lunedì 27 gennaio 2025

Amministrare vuole dire risolvere i problemi della gente in nome e per conto del popolo... non COMANDARE... capito ci hai?

Milanosifastoria 



Punto e a capo: il sovranismo esterofilo di Meloni

 

IL PUNTO: COS'È SUCCESSO NELLA SETTIMANA PASSATA

 

Ciao Sergio,
come stai? Come sai, sono la prima a considerare la politica estera fondamentale, ma quando si è alla guida di un Paese, non può diventare l’unica cosa di cui ci si occupa. In Italia sono tanti i problemi. Uno dei principali riguarda la sanità. Il governo può festeggiare, in questo senso, di aver raggiunto l’obiettivo europeo della Missione Salute del PNRR che prevedeva entro il 2024 l’attivazione di 480 Centrali Operative Territoriali, che sono strutture che servono a migliorare il coordinamento tra ospedali, medici di famiglia e servizi sociali. Peccato che rispettare le scadenze non basti e questo risultato è una rimodulazione rispetto all’obiettivo iniziale di 600 e poi c’è un’altra grande criticità: l’operatività di questi centri è ostacolati da una grave carenza di infermieri. La carenza di medici e infermieri sta mettendo a dura prova la tenuta del Sistema Sanitario Nazionale, tra stipendi miseri, turni massacranti e rischi di aggressioni, eppure non sembra che il governo Meloni se ne stia occupando. La presidente Meloni vola invece in Arabia Saudita, a stringere accordi con un Paese che sempre criticato aspramente, seduta a gambe incrociate a bere il te di fianco a bin Salman, mentre offre la politica estera italiana a Trump. L’Arabia Saudita è infatti uno dei principali alleati americani in chiave anti-Iran. La premier sovranista dunque si appiattisce sugli Stati Uniti e firma accordi con l’Arabia Saudita riguardo a settori strategici come la difesa e l’energia; sarebbe bello che chiarisse che questo accordo non sancirà un rapporto di dipendenza dal regime. Un altro problema che Meloni finge di non vedere riguarda Salvini e i ritardi dei treni. Durante la scorsa settimana abbiamo assistito a scene ridicole, in cui il ministro si dichiarava contento della situazione ferroviaria italiana e che i ritardi sono contenuti rispetto agli altri paesi europei. Salvini non affronta il grande problema dei ritardi che si abbattono sui pendolari quotidianamente, ma va avanti cercando di trovare un colpevole per non assumersi responsabilità: prima sono “gli zingari”, poi gli anarchici, poi chi ruba il rame o gli attentati terroristici. Ma non è solo sui trasporti che la premier non si si fa sentire. Meloni poi non si occupa nemmeno della coppia Nordio - Piantedosi, che ancora una volta si incarta nella gestione degli arresti e nel rapporto con la polizia, come abbiamo visto nel caso del rimpatrio di Almasri. Questa settimana Piantedosi verrà in aula a riferire, vedremo, magari ci sorprenderà. Chi invece non ci sorprende mai è la ministra Santanché, che nonostante il rinvio a giudizio sulle false comunicazioni sociali, “non vede le condizioni per lasciare”. Un altro problema per la Presidente del Consiglio, che su questo invece non si sbilancia nella difesa, ma nemmeno nell’attacco e dichiara addirittura di non avere le idee chiare. 

In Bielorussia si è “votato” nella giornata di ieri, domenica. Alexander Lukashenko (che si pronuncia con la A finale in bielorusso, mentre la O è la pronuncia russa) ha vinto di nuovo e non è una sorpresa, visto che l’opposizione era composta da candidati di facciata. È il suo settimo mandato consecutivo, governa dal 1994. Il suo governo è autoritario e infatti i suoi veri oppositori sono tutti in prigione o costretti all’esilio. Nel 2020 vinse contro Svetlana Tikhanovskaya, ma quelle elezioni (caratterizzate come sempre da gravi brogli) provocarono un’ondata di proteste, che portarono all’arresto di più di 35 mila persone . Attualmente in Bielorussia ci sono quasi 1400 prigionieri politici, su una popolazione di 9 milioni di abitanti. Come intergruppo Amici del popolo bielorusso chiediamo che i prigionieri politici vengano immediatamente rilasciati e che cessino le persecuzioni politiche, oltre che denunciare queste elezioni come una farsa elettorale. Affinché questi però non rimangano appelli nel vuoto, è necessario che la comunità internazionale intensifichi le sanzioni e il governo italiano non dovrebbe riconoscere questo risultato elettorale fraudolento.

Oggi è il 27 gennaio, ed è la Giornata della Memoria, 80 anni dalla liberazione di Auschwitz . Il Presidente Mattarella andrà alla celebrazione in Polonia. A Milano oggi sono state posate nuove pietre d’inciampo davanti alle abitazioni di 14 persone: gli antifascisti Carlo Ciocca, Paolo Volpi e Luigi Negroni, il piccolo Alfredo Winter con la madre Meta Marie Kuh e la nonna Karoline Meyer, Aldo Levi con la moglie Elena Viterbo e i figli Italo e Emilia Amalia, Francesco Basso e Renato Levi e Adriano Poliaghi. In mattinata poi ci sarà un incontro a Palazzo Marino con gli studenti delle scuole milanesi organizzato da Aned, Anpi e Ucei. Rispetto a quest’ultimo evento c’è stata polemica in questi giorni, dopo la scelta della Comunità ebraica milanese di non partecipare. Io condivido il pensiero di Lele Fiano, che puoi trovare qui

 

A CAPO: COSA TENERE D'OCCHIO PER LA SETTIMANA

  • Questa settimana in Aula discuteremo del DL proroga alla cessione dei mezzi e degli equipaggiamenti militari all’Ucraina, delle mozioni riguardo la Corte penale internazionale, le politiche industriali, il rilancio della competitività europea e il “rapporto Draghi”, del pdl sui Nuovi giochi della gioventù, sulla cancellazione dai pubblici registri dei veicoli fuori uso, sulla governance d’impresa partecipata dai lavoratori. Mercoledì poi verrà in Aula in minsitro Piantedosi a riferire riguardo il rimpatrio di Almasri.
  • Sabato 1 febbraio, nella redazione milanese di Scomodo, ho organizzato l’evento “Aborto: diritto, scelta, applicazione”, insieme a My Voice My Choice e l’Associazione Luca Coscioni. Sarrà un pomeriggio, a partire dalle 15, in cui si susseguiranno 3 talk con tante ospiti, tra cui Chiara Lalli, Paola Bocci, Mirella Parachini, Federica De Martino di IVG Sto Benissimo, Elisa Visconti di Medici nel Mondo, Sara MAartelli di Aborto al Sicuro, Luca Paladini, Alessandra Kustermann  e anche i contributi di Nina Kovac e Chloe Ridel. Viviamo in tempi difficili e tra attacchi politici, disuguaglianze  nell’accesso ai servizi e campagne di disinformazione, è più che mai necessario  mobilitarsi per proteggere e ampliare il diritto all’aborto. Ti aspetto, è importante.
  • Stasera parteciperò a questo evento al Cam Garibaldi con Enrico Letta, Irene Tinagli e tanti altri per parlare di un’Europa possibile. Un’Europa possibile deve parlare soprattutto di difesa. Si deve scegliere di passare dalle parole ai fatti: acquisti comuni, interoperabilità e standardizzazione, fondo comune e eurobond. È su questi impegni per l’autonomia strategica che va misurato il governo. Ti consiglio di leggere questo articolo di Paolo Gentiloni a riguardo.
  • Un’ultima segnalazione, questa volta non politica. Nel weekend sono andata a Ravenna e a Palazzo Guiccioli, dove c’è un nuovo museo su Byron il Risorgimento. Mi è piaciuto molto e ti consiglio di visitarlo se ti capita. È nuovo anche perché è immersivo. Sarebbe bello se più musei raccontassero la storia 

 

sabato 25 gennaio 2025

10 Verdure che Abbassano la Glicemia Meglio dei Farmaci!


Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, il cui testo completo è stampato nelle pagine seguenti. Dopo questa solenne deliberazione, l'Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell'Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo. 

venerdì 3 gennaio 2025

La giornalista Sala detenuta illegalmente in Iran Genitori chiedono *il silenzio stampa!*

 Sala giornalista dopo 16 giorni *Silenzio stampa?*


NO ALLA PROPAGANDA RUSSA IN ITALIA!


Saremo presenti anche noi alla manifestazione organizzata da Radicali Italiani 
insieme alla comunità ucraina per esprimere solidarietà e sostegno al popolo ucraino, in risposta all'evento di propaganda russa volto a celebrare l'invasione della città di Mariupol, devastata e occupata da Mosca.

Il 20 gennaio alle ore 15:00, in Piazza Matteotti, ci riuniremo con tutte le realtà aderenti per ribadire la condanna dell'aggressione russa dell'Ucraina. 

La manifestazione resta confermata anche dopo la scelta del sindaco Muzzarelli di revocare la sala, decisione che, avendo fatto notare l'incongruenza della concessione con le norme comunali, accogliamo con piacere. Al di là di questo, è comunque fondamentale non lasciare che la propaganda filorussa passi in sordina, dal momento che quello di Modena non è purtroppo un caso isolato ed eventi di questo tipo si stanno sempre di più diffondendo, promuovendo una contro-narrativa dei fatti falsata e propagandistica. 

Vi aspettiamo numerosi a manifestare a fianco dei cittadini ucraini che lottano per la propria libertà.

E x Cecilia SALA? Poi si faranno le polemiche?...