martedì 21 settembre 2010

foto dei personaggi con ACR IL SANREMESE!


ACR IL SANREMESE e IL MILANESE al CASINO' di SANREMO con il PRICIPE di MONACO Presidente della CROCE ROSSA Monrgasca...
(ACR) - SANREMO (IMPERIA), 9/11 SET ..2010- Proseguono le celebrazioni per i quarant' anni dell' Istituto Umanitario di Sanremo, con una cerimonia ufficiale sotto l' alto patronato del Presidente della Repubblica, alla presenza del principe Alberto II di Monaco, del capo di Stato Maggiore della Difesa il generale Vincenzo Camporini, del presidente del Comitato Internazionale della Croce Rossa Jakob Kellenberger e di molti rappresentanti di governi e organizzazioni internazionali. Nel corso dell' incontro, dal titolo '' La globalizzazione della violenza: conseguenze e risposte'', il presidente dell' istituto, l' ambasciatore Maurizio Moreno, ha ricordato come l' Istituto sia nato '' in piena guerra fredda, fissando i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario''.
'' Oggi viviamo in una societa' globale. I conflitti, purtroppo, si sono moltiplicati - ha proseguito Moreno -. Spesso sono asimmetrici e con la presenza di nuovi attori: come il terrorismo, nel male e le organizzazioni non governative, nel bene. La stampa, poi, e' ormai su tutti i campi di battaglia per documentare gli orrori che purtroppo continuano ad accadere''. L' ambasciatore ha osservato come l' Istituto continui a ricevere un numero crescente di partecipanti ai corsi ed ha sottolineato come la sua missione non sia '' quella di condannare o sanzionare, ma di sensibilizzare la societa' civile ed i militari all' applicazione delle regole, affinche' i conflitti siano piu' umani, se possibile, e meno violenti''. (ACR-ACCADEMIA).

 Il diritto internazionale umanitario
Le Convenzioni dell'Aja del 1899 e del 1907, le quattro Convenzioni di Ginevra del 1949, i due Protocolli aggiuntivi del 1977 e quello del 2005 costituiscono la base del diritto internazionale umanitario. Le prime codificazioni delle norme che i belligeranti devono osservare durante le ostilità sono state adottate all'Aja, in occasione delle Conferenze diplomatiche del 1899 e del 1907. Fra le quindici Convenzioni che attualmente costituiscono il "diritto dell'Aja" - tuttora in vigore e vincolanti per gli Stati contraenti - vanno menzionate quelle concernenti le leggi e gli usi della guerra terrestre, quella relativa alla protezione dei naufraghi durante la guerra marittima, quella sui diritti e doveri delle Potenze e delle persone neutrali.Tutti gli Stati del mondo hanno aderito alle quattro Convenzioni.
Le Convenzioni di Ginevra proteggono in primo luogo le persone che non partecipano o non partecipano più a un conflitto armato, vale a dire i civili e i prigionieri. Chi si trova in balìa della violenza di una delle parti in conflitto ha sempre il diritto al rispetto della sua vita e della sua incolumità fisica e psichica. Con le Convenzioni gli Stati firmatari si impegnano a curare amici e nemici senza alcuna distinzione, a rispettare l'essere umano, la dignità della donna, i diritti della famiglia, i costumi, le convinzioni religiose; a vietare trattamenti disumani o degradanti, la cattura di ostaggi, gli stermini, la tortura, le esecuzioni sommarie, il saccheggio, gli atti di violenza e la distruzione indiscriminata dei beni privati. I delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa vengono autorizzati a visitare i campi di prigionieri di guerra, gli internati e ad intrattenersi con i detenuti senza testimoni.
Le Convenzioni di Ginevra e i Protocolli aggiuntivi:
  •  La 1^ e la 2^ Convenzione di Ginevra del 1949 impegnano gli Stati firmatari a proteggere i feriti, i malati, i naufraghi, il personale medico, le ambulanze e gli ospedali. Le parti in conflitto devono garantire loro cure e assistenza.
  • La 3^ Convenzione di Ginevra contiene regole sul trattamento dei prigionieri di guerra.
  • La 4^ Convenzione di Ginevra protegge da maltrattamenti e violenza i civili che si trovano in mano nemica o in territorio occupato.
  • Il 1° Protocollo aggiuntivo del 1977 completa il dispositivo della 4a Convenzione di Ginevra per i conflitti armati internazionali e contiene regole sulla conduzione della guerra, come il divieto di attaccare persone e oggetti civili e la limitazione dei mezzi e dei metodi autorizzati.
  • Il 2° Protocollo aggiuntivo del 1977 relativo alla protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali.
Infine, a causa di recenti avvenimenti che, in alcuni Paesi, hanno coinvolto in atti di violenza le strutture della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, è stato adottato un terzo protocollo aggiuntivo, che prevede l'uso, da parte delle organizzazioni internazionali umanitarie, di un simbolo non collegato né confondibile con una qualsiasi confessione religiosa. Pertanto, nel dicembre 2005, una Conferenza Diplomatica indetta dalla Svizzera ha approvato il 3° Protocollo aggiuntivo, che introduce un nuovo emblema, il Cristallo Rosso. A partire dal 14 gennaio 2007, il nuovo simbolo può essere utilizzato in aggiunta alla Croce Rossa e alla Mezzaluna Rossa per segnalare persone e oggetti che devono essere protetti. A sessant’anni di distanza dalle Convenzioni di Ginevra, i principi fondamentali del diritto internazionale umanitario continuano ad essere violati nei conflitti armati. L’impianto giuridico di Ginevra deve inoltre confrontarsi con nuove sfide internazionali: la proliferazione di gruppi armati non statuali, alcuni dei quali rifiutano l’esistenza stessa del diritto internazionale umanitario; la natura asimmetrica dei conflitti armati contemporanei, che accentua le differenze tra belligeranti in termini di capacità tecnologiche e militari; la crescente difficoltà di distinzione tra combattenti e civili nelle operazioni militari; l’outsourcing di attività militari a compagnie private.
Pur riconoscendo che il diritto internazionale umanitario debba adattarsi a queste nuove sfide, siamo convinti che i principi di Ginevra continuino a rappresentare la base fondamentale ed imprescindibile per proteggere i combattenti, i prigionieri e le popolazioni civili nei teatri di guerra.
L’Italia ha una solida tradizione umanitaria. Il nostro Paese ha ratificato tutte le Convenzioni ed i Protocolli e ha una lunga storia di collaborazione con il Movimento Internazionale della Croce Rossa. Tale collaborazione avviene su più piani, dalla collaborazione istituzionale con la Croce Rossa Italiana (CRI) alla cooperazione con il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) attraverso un contributo annuale (l’Italia è uno dei primi 10 contributori) e la risposta a singoli appelli di emergenza in caso di conflitti armati e tensioni interne.
L’Italia collabora inoltre con l’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo, uno dei più importanti centri di formazione internazionali nel settore del diritto internazionale umanitario.

 http://ilmilanese-ilsanremese.blogspot.com/2010/09/il-40-dellist-di-diritto-umanitario-di.html